Il concetto di inclusività declinato in modo orizzontale anche in termini generazionali per favorire la “socialità urbana” e dare maggiori possibilità a tutti i cittadini di vivere gli spazi comuni in considerazione delle specifiche esigenze.
Sembra essere questo lo spirito che ha mosso, in tal senso, l'amministrazione comunale di Pontecagnano Faiano, popoloso centro dell'hinterland salernitano, a prevedere l'installazione di tavoli da gioco pubblici, in alcuni parchi cittadini, dando vita così ai suoi primi Parchi Multigenerazionali.
Si tratta di strutture solide e moderne, ad uso pubblico e destinati sia ai bambini che agli anziani. Su ogni tavolo acquistato dal comune sono stampati 4 giochi tipo dama, gioco dell'oca ed altri classici per stimolare l'interazione e favorire la socialità.
Un esempio “virtuoso”, quello del comune salernitano, che speriamo possa spingere nella stessa direzione altre amministrazioni a seguirne l'esempio.
In merito abbiamo intervistato l'assessore comunale Rosa Lembo.
Una bella iniziativa segno dell'attenzione di questa amministrazione alle esigenze di tutte le fasce della popolazione...
Cerchiamo di fare il possibile, e nel migliore dei modi, per garantire servizi ed opportunità a tutti. In questi anni, abbiamo raccolto tante istanze, non ultima quella di vedere animati i luoghi simbolo della nostra città: le piazze, i quartieri, i parchi, il museo. Da lì la volontà di creare strumenti utili per la socializzazione, il ritrovo, il confronto.
Come è nata l'idea di installare questi tavoli nei parchi comunali?
Ispirandoci a quelle città in cui, appunto, la popolazione scende in strada, si dà appuntamento, fa una chiacchierata, gusta un gelato.
Da qui, l’idea: semplice ma efficientissima.
Dopo la prima installazione, abbiamo capito che l’intuizione era vincente: gli anziani hanno preso a giocare ed i bimbi li hanno immediatamente seguiti.
Con poco, abbiamo ottenuto molto.
Dove saranno installati?
Saranno installati sia nel centro cittadino che in periferia.
Abbiamo pensato a quei posti in cui la gente si trattiene, dandole la possibilità di farlo di più grazie a giochi basilari, ma sempre attualissimi.
Ripeto: sono piaciuti subito.
Quanti ne sono previsti?
Sei, identici.
Tutti concepiti per favorire la socializzazione e fuoruscire da quell’isolamento in cui ci hanno costretti sia il Covid che le nuove tecnologie.
Come Amministrazione non abbiamo non potuto considerare queste condizioni e dunque ci siamo attivati per fronteggiarle, partendo da gesti all’apparenza semplici ma che concorrono a creare le condizioni perché le persone escano di casa di più e con nuovi stimoli.
Per il futuro prevede ulteriori iniziative in tal senso? Mi riferisco al potenziamento di parchi inclusivi anche per i più piccoli...
In realtà, ne abbiamo già creati.
Penso al Parco Gemma, per esempio, dedicato ad una bimba scomparsa anni fa ed oggi ritrovo indiscusso di tante famiglie.
Lì, come altrove, sono stati previsti giochi inclusivi, che mettono in condizione anche i bambini con difficoltà di usufruire di spazi pubblici con facilità, senza dover sentire il peso dell’inclusione.
Siamo stati un’Amministrazione vigile e sensibile sotto questo punto di vista e continueremo ad esserlo, se la città ce lo concederà.
Che riscontro ha avuto o si aspetta di avere da parte della popolazione?
Ho ricevuto riscontri positivi, che mi stimolano ad andare avanti in questo percorso certo tortuoso, ma che riconosce le giuste gratificazioni a chi le merita.
L’impegno istituzionale sottrae tempo ed energie, ma ricambia con i sorrisi della gente, le parole di gratitudine e di riconoscimento delle cose prodotte.
D’altro canto noi siamo l’Amministrazione che ha accolto la proposta di attribuire la delega della Gentilezza, che il Sindaco Giuseppe Lanzara ha deciso di consegnare nelle mie mani.
Grazie a questa integrazione, ci siamo proposti per produrre sempre più iniziative e progetti tesi a rimarcare il valore dei gesti cortesi, empatici, veri.
La nostra forza è appunto questo: accostarci alla popolazione con umanità e solidarietà, senza creare muri o differenze.
Qualche indicazione per stimolare altri amministratori a seguire la scelta fatta dal Comune di Pontecagnano Faiano: quanto è costata l'operazione?
Una cifra contenuta, che però ha prodotto i suoi frutti. Agli altri Amministratori consiglio, se posso, di dedicarsi ai grandi interventi ma anche alle piccole cose.
I cittadini hanno bisogno anche di azioni come queste, che li facciano sentire ascoltati, compresi, coccolati. Con un investimento minimo, abbiamo ottenuto tanti grazie.
E' stato difficile trovare il o i fornitore/i. Quanto è competitivo questo mercato secondo lei?
Non molto.
Basta documentarsi, approfondire, confrontare e, soprattutto, avere chiara l’idea di quello che si intende fare, con quali obiettivi specifici. Tutti i mercati sono competitivi: basta saperlo.